Come scegliere il packaging del tuo prodotto

Tra i tanti fattori che influenzano la percezione di un brand un ruolo determinante lo ricopre, senza dubbio, il packaging. In un tempo in cui il gesto dell’acquisto avviene attraverso canali diversificati, da quello tradizionale a quello online, l’importanza ricoperta dall’imballaggio di un prodotto trova un riconoscimento crescente da parte delle aziende che, sempre più, sono orientate a considerare il packaging come un elemento fondante della propria strategia di marketing. Se riflettiamo sul fatto che sugli scaffali dei negozi la competizione tra prodotti di una stessa categoria merceologica è davvero spietata e che il consumatore impiega, in media, 15 secondi a passare in rassegna gli articoli su uno scaffale, ci rendiamo conto di quanto catturare la sua attenzione, utilizzando un packaging originale, diventi davvero essenziale.

L’abito non fa il monaco, ma il packaging fa il brand

Nell’ambito di una strategia aziendale di marketing, il packaging svolge molteplici funzioni, tutte fondanti. Un packaging efficace, necessariamente deve assolvere a ciascuna di esse. Anzitutto l’imballaggio di un prodotto deve custodire e proteggere adeguatamente il suo contenuto e, per questo, deve essere resistente. Al tempo stesso, però, deve anche essere leggero e pratico. L’imballaggio, poi, è ciò che rende riconoscibile un brand tra gli altri e, pertanto, deve saperne veicolare i valori, incarnandoli in maniera implicita ma marcata. Un’azienda che si professa attenta all’ambiente, per esempio, dovrà scegliere un packaging sostenibile, coerentemente con il messaggio di cui si fa portatrice: In caso contrario sarà percepita come incoerente e, dunque, poco affidabile.
In poche parole, il packaging è lo strumento più diretto mediante il quale l’azienda può comunicare con il cliente e deve utilizzarlo al meglio, per far orientare all’acquisto e, dunque, fidelizzare. Infine, ma non da ultimo, un buon packaging deve saper emozionare il cliente sorprendendo ma anche rassicurando. Proviamo a entrare nel merito della questione.

Cinque consigli utili per scegliere il packaging giusto

Alla luce delle considerazioni fatte finora, capire come scegliere il packaging adatto per un prodotto sarà certamente più chiaro, anche ai meno esperti. Per essere ancora più chiari, però, vediamo come fare questa scelta consapevole in cinque mosse pratiche.

1. Analizzare i pregi, per renderli visibili

Avere ben chiari i punti di forza di un prodotto è un ottimo punto di partenza per sviluppare un packaging capace di attirare l’attenzione del consumatore: mettere in evidenza i dettagli, i particolari, le caratteristiche positive del prodotto, riuscire a comunicarle visivamente tramite la scelta delle forme, del colore, del materiale e un packaging design che sappia contemplare tutti questi aspetti, equivale a trasmettere il valore aggiunto del brand rispetto alla concorrenza e ad aumentare, senza dubbio, le probabilità di acquisto.

2. Se è funzionale, il packaging “funziona”

Per scegliere il packaging è utile non perdere di vista quale sia il ruolo che esso svolge rispetto al prodotto. Oltre a essere esteticamente bello e originale, pertanto, un packaging deve anche essere pratico. Se per esempio esso deve contenere un prodotto che prevede un utilizzo prolungato dopo l’apertura della confezione, l’imballaggio dovrà necessariamente essere in grado di venire concretamente incontro a queste necessità di conservazione affinché preservi intatta la qualità del prodotto stesso.

3. Il packaging è buono, se in-forma

Tra le funzioni del packaging c’è anche quella di informare in merito al prodotto contenuto. Per farlo, al di là delle informazioni obbligatorie per legge è necessario facilitare il più possibile la trasmissione dei contenuti utili al cliente – e contemporaneamente all’azienda – bilanciando immagini e testo. L’utilizzo di un font leggibile e lineare e la realizzazione di una parte testuale ridotta all’essenziale renderanno possibile centrare l’obiettivo informativo che l’azienda si è prefissato in origine.

4. Idee packaging originali: efficaci in ogni senso

Per sollecitare l’attenzione del consumatore un buon packaging dovrà puntare a stimolare non solo la vista, ma anche altri sensi come l’olfatto e il tatto. È scientificamente provato, infatti, che l’olfatto è uno dei sensi che attiva maggiormente il cervello rispetto alla funzione del ricordo. Questo può essere molto utile per la memorabilità del prodotto e quindi del brand: l’utente, in altre parole, ogni qual volta avvertirà quell’odore ricorderà implicitamente il prodotto e il brand. Il tatto, e quindi il contatto con il packaging, è scientificamente in grado di attivare le funzioni legate al movimento. Ciò significa che l’utente, nel vedere e nel toccare un packaging studiato con questo scopo, implicitamente sarà spinto alle azioni legate al prodotto e pertanto sarà maggiormente coinvolto. Questi due aspetti possono fare la differenza rispetto alla concorrenza.

5. Colorato? Meglio se green!

Negli ultimi anni i consumatori stanno cambiando le proprie abitudini, scegliendo sempre più spesso prodotti realizzati da aziende che adottano politiche eco-friendly. In quest’ottica anche il packaging non è più visto come un ingombro di cui liberarsi, ma come un bene da riciclare, per ridurre lo spreco e l’impatto sull’ambiente.
Per questo orientare la scelta del packaging verso materiali riciclabili è una scelta vincente, perché da un lato va incontro alle istanze di sostenibilità degli utenti, ma anche per mostrare una sensibilità sul tema.



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